INTERVISTA A ANDREA AMENTA

INTERVISTA A ANDREA AMENTA

Oggi conosciamo Andrea Amenta.
Buongiorno Andrea, cosa ci racconti di te?

Sono un Consulente del Lavoro, mi piace molto il mio lavoro anche se è stata una consapevolezza maturata già «da grande»…

Non avresti mai pensato di approdare a questa professione?

Quando mi sono iscritto a Giurisprudenza, ero convinto sarei diventato un avvocato!
Invece, durante gli anni di università, mi sono avvicinato ad un professore che mi ha fatto conoscere le professioni legate al mondo del lavoro e alle realtà aziendali.

Mi ha fatto incontrare consulenti aziendali, giuristi d’impresa e consulenti del lavoro, che mi hanno dato una mano ad orientarmi e mi hanno fatto conoscere professioni che non conoscevo. E alla fine ho trovato la mia strada!

Quindi, dopo l’università?

Ho cercato uno Studio che mi accogliesse come praticante! Finita la pratica, ho risposto ad un’associazione di categoria che cercava un aspirante consulente del lavoro e sono stato assunto. Durante questi anni ho passato l’esame di stato e mi sono abilitato alla professione.

Come sei arrivato in Studio Filipozzi Dalla Torre?

Ho conosciuto Laura (Laura Dalla Torre – ndr) nel 2014, quando era Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Treviso. Di Laura ho apprezzato fin da subito la sua disponibilità al confronto, facendo nascere spesso dei colloqui stimolanti e gratificanti. La stima reciproca ha fatto sì che le nostre strade si siano incrociate: il destino ha voluto che lo Studio Filipozzi Dalla Torre fosse alla ricerca di un consulente del lavoro… …ed eccomi qui!

Oggi sei soddisfatto del ruolo che hai?

È un ruolo in divenire, dove ho la possibilità di specializzarmi in alcune tematiche che mi interessano particolarmente e applicare concretamente gli studi fatti. Dicevo che è un ruolo in evoluzione perché ci sono sempre nuovi obiettivi e nuove sfide da perseguire. Gli stimoli non mancano!

Di cosa ti occupi principalmente?

Da un lato offro consulenza alle aziende sulla possibilità di assunzione di nuovo personale, sui contratti, su clausole particolari e sulla gestione della risorsa umana. Mi occupo, anche, di relazioni sindacali e di stipulazione di accordi di secondo livello.
In quest’ultimo anno, data anche la mia natura giuridica, mi sono avvicinato al tema della privacy, argomento molto caldo in questo ultimo periodo.

Qualcos’altro?

Una tematica che mi interessa particolarmente, e sulla quale mi sono specializzato attraverso un percorso formativo ad hoc, è il welfare aziendale. Da quando sono in Studio Filipozzi Dalla Torre ho la possibilità di applicarlo concretamente: fornisco alle aziende consulenza in tema di welfare, preparo i regolamenti e gestisco i rapporti con i provider dei servizi welfare, le piattaforme web in poche parole…

Sono sempre più convinto che, anche nel nostro tessuto economico caratterizzato dalle PMI, i tempi siano maturi per introdurre concetti quali “benessere dei dipendenti, miglioramento del clima aziendale, aumento della produttività”.

C’è qualche altra tua inclinazione che vorresti coltivare?

La formazione per i nostri Clienti, e non solo!
Sto già maturando alcune esperienze come docente in corsi di formazione sulla gestione del personale e delle paghe rivolti al personale amministrativo delle aziende Clienti.
Non nascondo che mi piacerebbe mettere a frutto i miei studi e le mie esperienze sul campo proponendomi quale docente per seminari o convegni sulle tematiche di mia specializzazione!

Del rapporto con i colleghi cosa ci dici?

Nel lavoro mi piace essere «critico», in senso costruttivo si intende!
Apprezzo il confronto su temi comuni, confronto che arricchisce tutto il gruppo e ogni singolo partecipante; io cerco di essere propositivo e sono convinto che la condivisione di idee e il dibattito siano il modo migliore per essere una squadra vincente. Direi che anche i miei colleghi la pensano come me… …allora siamo sulla buona strada!

Se parliamo, invece, della tua esperienza precedente: cosa ti ha lasciato?

A livello professionale, la capacità di lavorare in autonomia, mi ha insegnato a responsabilizzarmi e soprattutto a trovare soluzioni alle diverse problematiche in breve tempo e sotto pressione!
A livello umano, lavorando al 99% per cooperative di ogni settore, ho conosciuto realtà che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno, ma delle cui potenzialità non ci rendiamo conto: ho imparato a non fermarmi alle apparenze e che tutti, se ci credono, possono riscattarsi nella vita! Basta concedere loro una possibilità. Siamo sempre persone, anche quando vestiamo i panni del lavoratore, sia esso un dirigente o un subordinato.

E dell’Andrea in veste extra-professionale, cosa ci racconti?

Amo la musica, suono la batteria da quando ho 16 anni! Il mio gruppo preferito sono i Queen anche se, data la mia età, non ho mai avuto l’occasione di vedere Freddy Mercury dal vivo.

Anche per te non può mancare l’ultima domanda: la tua frase?

Credo che la frase che mi possa identificare maggiormente arrivi proprio da una canzone di Freddie Mercury: Innuendo.

«You can be anything you want to be.
Just turn yourself into anything
You think that you could ever be.»